Attenderla
di Alessandro Gabriele
Viaggiamo su un rugginoso treno indiano. Di lato scorre un sensuoso
eden di foreste. In galleria, squadriglie di scarafaggi escono da sotto
i sedili, rientrano alla luce. Maddy s'inginocchia sul vinile della
seduta, io la penetro da dietro, senza preliminari.
Godiamo dell'essere soli per pochi istanti, godiamo delle spinte
scomposte che ci lanciamo vicendevolmente, io Maddy e il treno.
A una scossa di fermata, controllo l'eccitazione per attenderla, guardo
fuori. Un contadino ci osserva allibito, Maddy continua a dimenarsi.
Il treno riparte, imbocca galleria.
Uno scarafaggio plana su Maddy che urla e scarta.
Io vengo.
Lei si incazza.