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Fantasmi
di Elena Sole
L'odore della tua pelle nelle mie narici. Lo sento ora, ancora,
come se tu fossi qui, e io avessi il volto premuto contro il tuo petto,
i peli che mi solleticano il naso, un capezzolo che si rizza sotto la
mia lingua.
Percorro il tuo stomaco, il ventre con labbra voraci, e mi fermo a
guardarti teso, fremente e desideroso di me. Mi sfiori la testa con la
mano, sollevo lo sguardo. Una bottiglietta verde: acqua e menta.
Sorrido.
E poi mi scivoli via dalle mani, dalle dita, dalle narici.
Non sei reale, non pił. Lo sei mai stato ?
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di
tutte la 2 |
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