‎Sostiene Pereira che una necrologia valga la pena scriverla prima.
Che l’autore muoia, così non si è spiazzati.
Che la letteratura sia la cosa più importante: cura la pagina della cultura per l’editore incolto, e lì si rintana. Poi incontra la vita.
A me piace pensare che, tagliati i baffi, sputtanato il giornale mediocre e conformista, riscoperto il respiro della vita, ritrovi anche l’amore. E il sesso. Dopo un barista e un medico amici della nuova vita.
Sostiene la ragazza sul vagone del treno su cui Pereira è salito lasciando il Portogallo, che così sia stato.
Lei. Sostiene Pereira.
Ora.