Chronomoto
Ho alzato il volume della radio mentre la pioggia si trasformava in grandine. Di là, tu liquida smorzavi il sogno tra le ciglia. Ho spento la radio e ho osservato la grandine che si scioglieva in nuova pioggia. Pensare che non c’è alcuna differenza tra ora e dieci anni fa. Se guardo il tuo sonno scomposto attraverso le palpebre chiuse manca solo qualche dettaglio. Pensarla come il gatto che sonnecchia, lasciando un sorriso sospeso a mezz’aria. Che piove, che grandina, che esce di nuovo il sole. Ho accavallato le gambe. Riacceso la radio desiderando che tornasse la pioggia.
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di tutte la 32
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