Fuori
		di Alessandro Gabriele
		
		
		
		
		Me ne stavo andando di fretta.
		Lei era dietro di me, un’Altra qualche punto avanti, e casa d’amici 
		aperta al peccato ogni ora.
		Mia madre non avrebbe capito e nemmeno io, dopotutto. 
		Giravo per la città imballata di traffico, senza la forza di fermare o 
		accelerare un passo.
		Mi sono accorto di essere ripassato davanti all'ingresso di un grande 
		negozio di moda.
		Sono entrato e ho preso posto nell’ultimo spazio disponibile della 
		vetrina.
		Tempo ne è passato, piacevolmente, assai.
		E’ arrivato il tramonto a incendiare i cristalli delle scritte 
		promozionali.
		Fuori non girava nemmeno una macchina.